Addio a Renato Scrollavezza, decano della liuteria parmense

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Si è spento lunedì a Parma all'età di 92 anni Renato Scrollavezza, liutaio attivo nella città emiliana per svariati decenni fino al 2014. Da allora la figlia Elisa con il marito Andrea Zanrè porta avanti il mestiere, affiancando al lavoro in laboratorio l'insegnamento nella Scuola del padre e maestro, gestita dall'Associazione Liuteria Parmense.

Di umili natali, dopo aver esercitato per alcuni anni l'arte liutaria come autodidatta, Scrollavezza si era formato alla Scuola di Liuteria di Cremona fino al 1955, per poi specializzarsi frequentando le botteghe di importanti liutai e restauratori. Dal 1975 al 1998 è stato titolare della cattedra di liuteria al Conservatorio “A. Boito” di Parma, e dal 1978 aveva portato avanti lo stesso insegnamento nell'ambito di un analogo progetto a Milano, prima di lasciare la sua cattedra all'allievo Luca Primon.

Vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali, dal 1988 al 2000 è stato curatore, su incarico del Comune di Genova, del violino Guarneri del Gesù Il Cannone.

Dal 2006, a Noceto – città dove Scrollavezza era cresciuto – è attiva un'importante Scuola di liuteria sostenuta dal Comune, nata dopo anni di vicissitudini legate alla chiusura della cattedra in Conservatorio, nel 1992. Il progetto denominato “Il Castello della Musica” di Noceto si pone come polo di attrattiva per gli amanti della musica e della liuteria: accoglie numerose attività musicali e una mostra permanente di strumenti costruiti da Scrollavezza.

Archi Magazine nel 2017 aveva festeggiato i 90 anni di Scrollavezza dedicandogli l'intervista di copertina dell'uscita di maggio-giugno.

Annalisa Lo Piccolo

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