1° Concorso per Quartetto d’archi "Pietro Marzani": un contest quasi tutto al femminile

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Il Quartetto Amai, primo classificato

L’Associazione Filarmonica di Rovereto ha voluto festeggiare il suo primo secolo di vita con un Concorso per quartetto d’archi, intitolato al suo fondatore, ovvero il Conte Pietro Marzani, la cui figlia ha gentilmente concesso il patrocinio dell’iniziativa. Le prime fasi del Concorso si sono tenute a distanza, tramite invio di video alla giuria. Formata da Aldo Campagnari (del Quartetto Prometeo), Christophe Giovaninetti (Quatuor Ysaÿe) e Andrea Repetto (Quartetto di Torino) e presieduta da Peter Buck (Quartetto Melos), essa ha scelto quattro Quartetti per la fase finale del Concorso, che si è svolto il 30 e 31 ottobre nella Sala comunale di concerti di Rovereto, dotata di un’ottima acustica.

Hanno così avuto modo di affrontare il pubblico – abbastanza folto – della cittadina trentina i Quartetti Amai, “Dulce in corde”, Eridàno e Miral, presentandosi inizialmente con Quartetti di Haydn o Mozart. Nella seconda prova, dedicata all’Ottocento, si sono succeduti lavori di Beethoven, Brahms (due volte il Quartetto op.51 n.2, il che ha offerto l’opportunità di confronti diretti) e Dvořák, mentre la terza prova era dedicata al Novecento, con opere di Ravel, Prokof’ev e Šostakovič. Avendo avuto, dunque, modo di ascoltare tutti e quattro i Quartetti con opere tanto diverse, in cui sono emerse le varie qualità dei concorrenti, laddove alcune iniziali insicurezze sono state poi controbilanciate da più mature prove offerte in campo otto-novecentesco, la giuria e il pubblico in sala – a cui il direttore artistico Klaus Manfrini ha voluto offrire la possibilità di dire la sua tramite dettagliate schede, distribuite in ogni fase del Concorso – si sono rivelati d’accordo nella scelta del quartetto vincitore, ovvero del Quartetto Amai. Formato dalla violinista albanese Janela Nini, dall’italiana Chiara Siciliano al secondo violino, dalla violista austriaca Michaela Kleinecke e dalla violoncellista italiana Anna Tonini Bossi, è di recentissima formazione, avvenuta a Vienna nel 2020, dove studiano sotto la guida di Peter Matzka. La grinta delle giovanissime interpreti, specie del formidabile primo violino, la bellezza del suono, la maturità e il grado di fusione già raggiunto nonostante il poco tempo trascorso insieme, hanno convinto la giuria, e anche al concerto delle vincitrici, dedicato all’ostico Secondo Quartetto di Prokof’ev, il successo non è mancato.

L’idea di Klaus Manfrini sembra vincente: anziché offrire un premio in denaro, egli ha contattato diverse istituzioni concertistiche, che hanno aderito all’iniziativa roveretana offrendo degli ingaggi professionali. Il primo di essi è già stato assolto, visto che mercoledí 3 novembre il Quartetto Amai ha potuto debuttare nella Stagione degli Amici della Musica di Mestre, il cui pubblico ha apprezzato assai le giovanissime interpreti, che hanno coronato il loro bel concerto con un bis haydniano. Seguiranno quindi i debutti agli Amici della Musica di Modena e a Rivolimusica.

Una formula di concorso, quella di Rovereto, che sarebbe opportuno fosse seguita anche da altre istituzioni, e sicuramente una bellissima maniera di festeggiare le cento candeline della Filarmonica.

Johannes Streicher

Il Quartetto Amai durante la finale

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