Addio ad Alfonso Ghedin, grande protagonista della vita musicale italiana del '900

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Domenica 11 settembre ci ha lasciato all’età di 86 anni il grande violista Alfonso Ghedin, protagonista di momenti indimenticabili della musica italiana del Novecento. Era nato nel 1936 a Treviso. Prima viola solista per oltre dieci anni de I Musici e poi de I Virtuosi di Roma, nel 1970 aveva fondato con Felix Ayo, Enzo Altobelli e Carlo Bruno il Quartetto Beethoven di Roma, con il quale vinse il Premio Abbiati della Critica Italiana. Insegnante di violino e viola al Conservatorio “ Santa Cecilia", dal 1979 è prima viola solista dell'Orchestra Sinfonica della Rai di Roma per poi diventare dal 1982 prima viola solista dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ruolo che ha ricoperto per vent'anni. Nel 2011 ne è stato nominato Accademico e dal 2013 ha svolto il ruolo di coordinatore artistico e docente dei corsi di perfezionamento.

«Ghedin era semplicemente un esemplare unico di gentiluomo del secolo scorso, anzi: di due secoli fa – lo ha ricordato il Sovrintendente dell'Accademia di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro -. Non solo il prototipo della persona perbene ma sempre attento, presente a tutti i concerti (anche quando la malattia ha iniziato a minarne la solidità), generoso di commenti e consigli ai giovani (da cui è sempre stato adorato) e poi è stato un musicista strepitoso capace, con la sua viola, di raccontare le emozioni e l'intelligenza delle musiche che interpretava come se stesse recitando una commedia, come se le note fossero parole che per lui non avevano segreti. In questo senso il sodalizio con i suo pari era esemplare e raramente amicizia, fantasia, sapienza e magistero si sono fusi in modo così armonioso».

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