L’Accademia di Santa Cecilia ricorda Alfonso Ghedin

Image

Saranno Andrea Lucchesini, Giovanni SollimaSonig Tchakerian e Ivan Rabaglia insieme agli allievi dei Corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a ricordare a sei mesi dalla scomparsa Alfonso Ghedin, grande violista, didatta e protagonista indiscusso della musica italiana del Novecento. Lo faranno con un concerto da camera martedì 28 marzo alle ore 20 in Sala Petrassi, all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Così il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia, Michele dall’Ongaro, ricorda il Maestro Ghedin: «Alfonso – chiamato Cino dai musicisti suoi amici – era semplicemente un esemplare unico di gentiluomo del secolo scorso, anzi: di due secoli fa. Non solo il prototipo della persona perbene ma sempre attento, presente a tutti i concerti, generoso di commenti e consigli ai giovani – dai quali è sempre stato adorato – e poi è stato un musicista strepitoso, capace, con la sua viola, di raccontare le emozioni e l’intelligenza delle musiche che interpretava come se stesse recitando una commedia, come se le note fossero parole che per lui non avevano segreti. In questo senso il sodalizio con i suoi pari era esemplare e raramente amicizia, fantasia, sapienza e magistero si sono fusi in modo così armonioso».

Prima Viola Solista per oltre dieci anni de I Musici e poi de I Virtuosi di Roma, nel 1970 Ghedin fondò con Felix Ayo, Enzo Altobelli e Carlo Bruno il Quartetto Beethoven di Roma. Insegnante di Violino e Viola al Conservatorio di Santa Cecilia, è stato Prima Viola Solista dell'Orchestra Sinfonica della RAI di Roma dal 1979, e dal 1982 ha ricoperto lo stesso ruolo, per vent’anni, nell’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nominato Accademico di Santa Cecilia nel 2011, dal 2013 al 2017 è stato Coordinatore Artistico e docente di Musica da Camera nell’ambito dei Corsi di perfezionamento ceciliani.

Altre News