Addio a Antonio Meneses, il grande violoncellista è stato stroncato a 66 anni da un male incurabile
Lo scorso giugno gli era stato diagnosticato un glioblastoma multiforme e da allora l'acclamato violoncellista brasiliano Antonio Meneses era in cure palliative a Basilea, dove risiedeva, fino alla morte avvenuta il 3 agosto.
Il mese scorso aveva annunciato le sue dimissioni dal ruolo di insegnante presso l'Università di Berna e l’Accademia Stauffer di Cremona. Quest’estate, come ormai da 27 anni, era atteso come docente all’Accademia Chigiana.
La stessa Accademia senese ora lo ricorda in una nota: «Meneses è stato fra i protagonisti dell’ultima Stagione artistica dell’Accademia contribuendo alla programmazione con un fiume di nuova musica dal suo Paese, il Brasile, accanto ai classici sempre eseguiti con la cifra personale che lo aveva reso punto di riferimento per le nuove generazioni di violoncellisti […].Oltre ai ricordi indelebili, Meneses ci lascia una schiera di allievi meravigliosi che scriveranno le pagine della storia della musica di domani».
Nato a Recife nel 1957 e cresciuto a Rio de Janeiro, aveva iniziato gli studi di violoncello all'età di 10 anni. Già l’anno seguente, mostrando un talento precoce, era entrato a far parte dell'Orchestra Sinfonica Giovanile del Theatro Municipal do Rio de Janeiro e tre anni dopo, a 14 anni, era stato assunto dall'Orchestra Sinfonica Brasiliana.
Aveva poi lasciato da adolescente il Brasile per seguire in Europa il maestro Antonio Janigro, di cui ha portato avanti l’eredità musicale fino agli ultimi giorni. A vent’anni ha vinto il primo premio nella ARD International Competition a Monaco, e nel 1982 si è aggiudicato la medaglia d’oro e il primo premio nel prestigiosissimo concorso Čajkovskij a Mosca. Da quel momento la sua carriera è stata inarrestabile.
Meneses si è esibito come solista con le maggiori orchestre del mondo, come la Filarmonica di Berlino, la London Symphony Orchestra, la New York Philharmonic e il Concertgebouw di Amsterdam, collaborando con direttori d'orchestra come Herbert von Karajan, Claudio Abbado, Gerd Albrecht, Riccardo Muti, André Previn, Mstislav Rostropovitch, Yuri Temirkanov, Riccardo Chailly, Zubin Mehta e Daniele Gatti.
Ha fatto regolarmente apparizioni ai festival musicali Pablo Casals di Prades, Sviatoslav Richter in Francia, a Salisburgo e Vienna, nonché al festival di Praga.
Dal 1998 al 2008 è stato membro del Beaux Arts Trio, ha suonato stabilmente in duo con Menahem Pressler e Maria João Pires, e si è dedicato moltissimo al repertorio della musica da camera favorendone la conoscenza presso i giovani allievi e il pubblico. Ha ampliato il repertorio per violoncello commissionando lavori a compositori brasiliani e non solo, cercando un punto di incontro fra il patrimonio musicale condiviso e la ricerca di nuove forme di espressione, senza perdere mai l’urgenza della comunicatività.
Un ampio servizio su Antonio Meneses uscirà su Archi Magazine di settembre-ottobre.