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Concorso Triennale: ecco cosa cambierebbero i giurati dell'ultima edizione

Al termine del Concorso Triennale di Liuteria "Antonio Stradivari" di Cremona abbiamo chiesto a due membri della giuria, il violinista Glauco Bertagnin e il liutaio Alberto Giordano, cosa cambierebbero nel regolamento della prossima edizione. Ecco le loro risposte:

GLAUCO BERTAGNIN: «Una cosa che mi ha messo un po' in imbarazzo nel provare e giudicare 60 dei 120 violini passati alla seconda fase è stata che gli strumenti non erano montati tutti con le stesse corde. Se fossi l'organizzatore obbligherei tutti i concorrenti ad utilizzare una medesima muta, anche per non creare delle forme di riconoscimento degli strumenti. Dovendo giudicare tanti esemplari con uno slot di pochi minuti da dedicare a ciascuno, davanti ad esempio ad uno strumento con delle corde di budello ho impiegato più di dieci minuti solo per adeguarmi al diverso tipo di emissione. Ho trovato poi degli strumenti con delle corde molto più performanti di altre... Se lo strumento suona bene, per me suona bene indipendentemente dalle corde, però le differenze tra gli strumenti sarebbero molto più evidenti se tutti combattessero ad armi pari. Questa è l'unico elemento che ho trovato un po' discriminante all'interno di un'organizzazione pressoché perfetta».

ALBERTO GIORDANO: «Nel regolamente del prossimo Concorso Triennale inserirei un limite d’eta, come si fa nelle rassegne di musica, perché questi concorsi devono essere pensati per le nuove generazioni, non per chi si vuole togliere soddisfazioni in età avanzata. Inserirei un limite magari un po' più esteso, diciamo tra i 40 e i 50 anni, perché bisogna considerare che oggi un giovane deve uscire dalla Scuola, mettersi in regola, iniziare a lavorare... Inoltre secondo me si dovrebbe discutere sul comportamento da adottare di fronte all'impiego di nuove tecnologie e nuovi materiali (anime e puntali in carbonio ecc.). Personalmente non avrei una preclusione a priori su questo, anzi... solitamente si tratta di parti accessorie e pensare di avere delle alternative all’ebano al giorno d’oggi, per come si stanno mettendo le cose, è una buona idea».

Un reportage sul 15° Concorso Triennale e l'intervista integrale ad Alberto Giordano sono pubblicati sul numero di novembre-dicembre 2018 di Archi Magazine.

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