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Gennaio-Febbraio 2025

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Quale modo migliore per celebrare i primi 300 anni di vita di uno tra i più straordinari violini della storia se non riportarlo nella sua nativa Cremona? L’esposizione appena conclusa al Museo del Violino dello Stradivari appartenuto a Pablo de Sarasate ha permesso di rileggere un percorso storico, liutario e musicale lungo, appunto, tre secoli. Nell’articolo di copertina, Riccardo Angeloni e Jean-Philippe Échard, curatori della rassegna monografica “Sarasate, il violino dei virtuosi”, descrivono le vicende di questo strumento che, prima di accompagnare la luminosa carriera del violinista spagnolo, è passato tra le mani del primo grande collezionista di strumenti cremonesi, il Conte Cozio di Salabue, e del liutaio suo protégé Giovanni Battista Guadagnini, del grande Niccolò Paganini e, poi, del più prolifico liutaio e commerciante francese, Jean-Baptiste Vuillaume. Di questi passaggi rimangono tracce evidenti sullo strumento, come la sigla "PG” inscritta da Cozio nella cassetta dei piroli per indicare il modello di riferimento nella prima catalogazione, gli interventi di ammodernamento del manico effettuati da Guadagnini e Vuillaume, l’usura dovuta all’utilizzo intensivo da parte di Sarasate, le riparazioni dei suoi liutai di fiducia Gand & Bernardel.

Lo studio della musica richiede i suoi tempi, come ci suggeriscono due nostri autorevoli collaboratori, e questo assume maggior significato in una realtà, quella di oggi, dove tutto è veloce. Alfredo Trebbi, nella sua rubrica di Yoga e Didattica, riflette sull’apparente paradosso di studiare lentamente per guadagnare tempo: «deve cambiare radicalmente e totalmente la (nostra) relazione con il tempo» per diventare più ricettivi e più sensibili; Giovanni Gnocchi, in Archi in Forma, ci spiega che «la vera conoscenza va coltivata con pazienza nel tempo» al fine di raggiungere una preparazione adeguata per affrontare ed inserirsi con successo nel mondo lavorativo.

Torna poi in questo numero il tradizionale aggiornamento a cura di Bruno Terranova sui nuovi modelli di custodie usciti nel corso dell’anno appena concluso, tante interessanti novità «in un mondo, quello delle custodie per strumenti ad arco, dinamico e vitale come non mai».

Contenuti:

In Copertina: I 300 anni dello Stradivari "Sarasate" (di Riccardo Angeloni e Jean-Philippe Échard)
Musica e Memoria: La voce del violoncello nei campi nazisti (di Lorenzo Montanaro)
Focus Accessori: Custodie: le novità del 2024 (di Bruno Terranova)
Yoga e Didattica Strumentale: Lentezza 2.0 (di Alfredo Trebbi)
Archi in Forma: "Sentire" il futuro (di Giovanni Gnocchi)
Aste: Vendite d'autunno: ecco i risultati (a cura della redazione)
Reportage: Il coreano Siheon Ryu si impone al Bottesini con una prova di grande personalità (di Luca Segalla)
Incontro: Siheon Ryu: «Sogno di rendere popolare il contrabbasso» (di Luca Segalla)
Capricci: Naturale o istintiva? (di Enrico Bronzi)
Istantanee Musicali: Leonidas Kavakos. El Greco (di Giovanni Oliva)
L’Angolo del Quartetto: Arvo Pärt: Summa per quartetto d'archi (di Simone Gramaglia)
Fuori con la Musica: Giovanni Pasini, dal 2014 in Qatar (di Silvia Mancini)
Rubriche: Attualità – Appuntamenti – Novità libri e spartiti – Novità discografiche – Concorsi – Audizioni e Concorsi per Orchestra

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