Addio a Yuri Temirkanov, gigante della bacchetta

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Uno dei massimi direttori del nostro tempo ci ha lasciati: Yuri Temirkanov è scomparso oggi all’età di 84 anni. In Italia ha avuto un lungo e fruttuoso sodalizio con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, della quale era Accademico Onorario dall’aprile 2007 e Direttore Onorario dal 2015. Temirkanov debuttò sul podio dell'Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel 1979 e da allora, per quarant'anni, ha stabilito un rapporto continuativo e artisticamente importante con l'Istituzione romana.

La carriera di Termikanov è stata lunga e ricca di successi e incarichi prestigiosi: dopo un inizio come assistente del leggendario Evgenij Mravinskij, è stato Direttore Artistico e Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Direttore Musicale del Teatro Kirov (ora Mariinskij, 1976-1988); Direttore Ospite Principale e poi Direttore Principale della Royal Philharmonic Orchestra (1992-1998); Direttore Ospite Principale della Dresdner Philharmonie (1992-1997) e dell’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Danese (1998-2008); Direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Baltimora (2000-2006) e Direttore Musicale del Teatro Regio di Parma (2010-2012). È salito sul podio delle principali orchestre europee, inclusi i Berliner e Wiener Philharmoniker, Staatskapelle di Dresda, London Philharmonic Orchestra, London Symphony Orchestra, Royal Concertgebouw Orchestra e delle maggiori Orchestre statunitensi.

Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha voluto ricordarlo con queste parole: «La perdita di Yuri Temirkanov è una gravissima ferita perché il rapporto con il nostro Coro e la nostra Orchestra è stato lungo e intenso e costellato da tappe fondamentali per la costruzione della storia della nostra Istituzione. L'arte di Temirkanov, la sua capacità, la sua intelligenza, il suo modo ineguagliabile di modellare la musica, il suono ricco di storia, di morbidezza e di intelligenza che riusciva ad ottenere dalle nostre compagini rimangono esempi ineguagliati di civiltà musicale e non solo. Lo piangiamo con grandissima tristezza e riconoscenza».

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