Addio ad Amnon Weinstein, ideatore dei "Violins of Hope", simbolo di speranza in un futuro "di amore, pace e generosità"

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«Un gigante per la musica e la cultura nonché un caro amico è morto. Possa Dio onnipotente custodirlo nel libro dei cieli. Ci mancherà tantissimo». Così Shlomo Mintz ha commentato la scomparsa del liutaio israeliano Amnon Weinstein, avvenuta all’età di 84 anni. Weinstein sarà ricordato per il lungo lavoro di ricerca e restauro di violini sopravvissuti alla Shoah portato avanti nel corso degli anni insieme al figlio Avshalom, con l’incoraggiamento dell’amico Shlomo Mintz, per farli tornare a suonare e ad evocare «la bellezza della musica, la gioia di vivere, il piacere di amare e condividere e la spensierata atmosfera di feste e celebrazioni – come ci confidò lo stesso Weinstein in occasione del numero di ARCHI magazine dedicato al suo lavoro -. Essi trasmettono la speranza in un futuro di amore, pace e generosità». Gli oltre 60 strumenti raccolti, ribattezzati "I Violini della Speranza", sono stati esposti in tutto il mondo e utilizzati per concerti e eventi educativi sull’Olocausto.

Nato a Tel Aviv nel 1939, Weinstein era stato apprendista nella bottega del padre, il liutaio Moshe Weinstein, prima di trasferirsi a Cremona per studiare con Pietro Sgarabotto, Giuseppe Ornati e Ferdinando Garimberti. In seguito vinse una Medaglia d’oro e un certificato di eccellenza per il suono al Concorso di Salt Lake City nel 1982.

È stato membro dell’Entente International des Maître Luthiers et Archetiers d’Art, del Bienfaiteur de Groupement des Luthiers et Archetiers d’Art de France  e della Violin Society of America. È stato in giuria al Concorso per liutai a Salt Lake City nel 1998 e al Concours Etienne Vatelot a Parigi nel 2004. Ha ricevuto il prestigioso Premio Ole Bull a Bergen, in Norvegia, nel 2007. Come cofondatore dei corsi di violino di Keshet Eilon, in Israele, vi ha gestito un atelier di liuteria e tenuto conferenze sulla storia, la costruzione e la cura degli strumenti.

Negli anni ’80 Weinstein fece il suo primo incontro con un violino dell’Olocausto. Un giovane gli portò uno strumento da restaurare che era appartenuto a suo nonno. Quando Weinstein lo aprì, trovò all’interno della polvere nera: presto si rese conto che si trattava di cenere dai crematori di Auschwitz, dove il nonno aveva suonato lo strumento per l'ultima volta.

Dal 1996 in poi iniziò a raccogliere sistematicamente strumenti ad arco collegati all'Olocausto. Nel primo decennio del nuovo millennio, iniziò ad impiegare gli strumenti della Violins of Hope Collection per concerti e eventi educativi sull’Olocausto.

Nel 2008 iniziò i primi grandi concerti a Istanbul e Gerusalemme. Dirette da Omer Welber, la Filarmonica di Istanbul e la Ra'anana Symphonette si sono esibite con 16 violini della Speranza insieme a testimonial d’eccezione come Shlomo Mintz, Yair Dalal e Cihat Askin. Nel settembre 2010 la collezione è stata esposta al Festival Internazionale di Musica Sion, in Svizzera, e nel gennaio 2011 alla Giornata Internazionale dell'Olocausto a Madrid. Nel 2012 Weinstein e i Violini della Speranza hanno viaggiato per la prima volta negli Stati Uniti. Una mostra e alcuni concerti sono stati organizzati dall'Università della Carolina del Nord. Nel maggio 2013 i suoi violini sono stati suonati al Grimaldi Forum di Monaco dall'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. Concerti e mostre sono seguiti nel 2014 a Roma e a Neuwied, in Germania.

In occasione della celebrazione del settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, Weinstein è stato riconosciuto da una mostra e da un concerto con l'Orchestra Filarmonica di Berlino sotto Sir Simon Rattle alla Filarmonica di Berlino. Nel 2016 e nel 2017 Amnon ha organizzato concerti e mostre a Monterrey (Messico), Houston, Cleveland, Jacksonville, Sarasota, Washington e Bucarest. Nel marzo 2018 i Violins of Hope hanno suonato con la Nashville Symphony a Nashville, nel Tennessee. Nel 2019 sono stati esposti a Cremona Mondomusica e Weinstein è stato premiato con il Cremona Musica Award.

Weinstein ha  ricevuto la Medaglia dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania, in una cerimonia al Museo Ebraico di Berlino, e l'Ernst-Cramer-Medal da parte dell'Società Israelo-Tedesca (Deutsch-Israelische Gesellschaft e.V.).

Nel 2014 la Israel Postal Company ha emesso un francobollo celebrativo dedicato ai Violini della Speranza.

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