Restituito al Conservatorio di Palermo un violino Giuseppe Rocca rubato negli anni '90

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Tra la fine degli anni Novanta e gli inizi del 2000 al Conservatorio "Alessandro Scarlatti" di Palermo sparirono ben ventisei strumenti musicali. Ora l'esemplare più importante della collezione, un violino realizzato da Giuseppe Rocca nel 1861 e stimato 350.000 euro, è stato finalmente recuperato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e restituito al Conservatorio di Palermo.

Alla cerimonia era presente anche l'organologo Renato Meucci che ha avuto un ruolo centrale nel recupero del violino avendo fotografato e catalogato tutti gli strumenti presenti al Conservatorio palermitano negli anni Novanta. Le sue fotografie sono state infatti decisive. Le lunghe indagini hanno permesso la ricostruzione parziale delle fasi successive al furto, quando il violino Rocca fu al centro di una compravendita tra privati nel 2007 avvenuta in Germania. Dopo una rogatoria andata a vuoto due anni fa, lo strumento è stato sequestrato in occasione di un viaggio a Palermo di una violinista che lo deteneva per fini professionali. Due anni dopo è arrivata la confisca.

Il Giuseppe Rocca del 1861 ha una pregevole tavola armonica in abete realizzata in un unico pezzo, con venatura progressivamente più stretta da sinistra verso destra e il fondo realizzato in un unico pezzo di acero, con una rilevante fiammatura orizzontale. «La prima cosa importante che ho fatto dopo il mio insediamento alla direzione nel 2012 - ha commentato il direttore del Conservatorio "Alessandro Scarlatti" Daniele Ficola -, è stato proprio denunciare la sparizione di una nutrita serie di importanti strumenti storici».

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